La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale TCC (Cognitive-Behaviour Therapy, CBT), sviluppata in America negli anni ’60 ad opera di due terapeuti di formazione psicoanalitica, Aaron Beck e Albert Ellis, è attualmente considerata a livello internazionale uno dei più affidabili ed efficaci modelli per la comprensione ed il trattamento dei disturbi psicopatologici.
La TCC è un approccio terapeutico finalizzato a promuovere un cambiamento positivo nelle persone, per alleviare alcune forme di sofferenza emotiva e per affrontare numerosi problemi di carattere psicologico, sociale o comportamentale. Questo tipo di terapia è particolarmente indicato per affrontare problematiche quali l’ansia, la depressione, le fobie, gli attacchi di panico, i problemi di aggressività, i sensi di colpa, i problemi di bassa autostima, disturbi del sonno e il disturbo di stress post traumatico.
La terapia cognitivo comportamentale è uno dei più importanti orientamenti psicoterapeutici e rappresenta un paradigma terapeutico che deriva dai modelli cognitivi e comportamentali della mente e del comportamento umano; si basa, dunque, sulla ricerca scientifica nell’ambito del pensiero, del comportamento e delle emozioni.
Si fonda sull’alleanza terapeutica fra paziente e terapeuta. Si propone di identificare e comprendere i problemi del paziente, in termini di relazioni fra eventi, pensieri, emozioni, sensazioni fisiche e comportamenti.
Secondo la teoria cognitiva, le distorsioni cognitive e l’interpretazione soggettiva della realtà originano e mantengono i disturbi emotivi e comportamentali. Ciò implica che sono le strutture e le costruzioni cognitive dell’individuo a creare e mantenere i problemi psicologici, emotivi e di comportamento, e non gli eventi in sé. Questo concetto era già presente nelle teorizzazioni del filosofo greco Epitteto.
“Più che dagli eventi, l’uomo è turbato dalla sua interpretazione degli eventi. Problemi, turbamenti, angosce sono nei nostri pensieri.”
Epitteto
L’approccio si focalizza principalmente sul qui ed ora; terapeuta e paziente cercano di costruire un modello condiviso del problema e delle possibili soluzioni; da tale definizione ne scaturisce un contratto terapeutico: un impegno ad intraprendere un percorso terapeutico, limitato nel tempo, e finalizzato al raggiungimento degli obiettivi prefissati. I risultati del percorso sono monitorati e valutati, le tattiche e le strategie sono aggiornate, ed anche gli obiettivi possono evolvere nel corso della terapia. Durante la terapia il paziente viene educato ad utilizzare degli strumenti, delle tecniche e delle abilità che gli permettono di affrontare in maniera più efficace i problemi. La terapia promuove il cambiamento dei pensieri, dei comportamenti e delle emozioni disfunzionali ed enfatizza l’importanza di mettere in pratica – fra una seduta e l’altra – ciò che in colloquio è stato appreso.
La componente cognitiva dell’approccio si riferisce al modo in cui le persone pensano ed attribuiscono significato alle situazioni, ai sintomi, agli eventi della loro vita e sviluppano credenze su di sé, sugli altri, sul mondo. La terapia cognitiva utilizza delle tecniche finalizzate ad aiutare le persone a diventare più consapevoli del loro modo di ragionare e di alcuni pensieri automatici che affiorano alla mente e contribuiscono ad attribuire un significato alle cose.
La terapia cognitiva è finalizzata a far scoprire al paziente che molti sintomi sono causati da modelli di pensiero disfunzionali che danno una visione distorta della vita e che ci rendono ansiosi, depressi, arrabbiati e ci fanno assumere dei comportamenti sbagliati o disadattativi.
La terapia cognitiva e la terapia comportamentale, integrate, costituiscono degli strumenti potenti per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
La TCC ha assunto il ruolo di trattamento d’elezione per i disturbi d’ansia e dell’umore, così come attestano recenti documenti diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) italiano.
La TCC si caratterizza per le seguenti peculiarità:
– scientificamente fondata;
– orientata allo scopo;
– pratica e concreta;
– collaborativa;
– a medio-breve termine;
– centrata sul qui ed ora;
– prevede dei compiti per casa (homework).