Ho avuto il piacere e l’opportunità di essere intervistata da Live Social Radio Verona per parlare della Psicologia Forense.
Ho conosciuto questa disciplina durante il mio percorso universitario, mi ha talmente incuriosita ed appassionata che ho deciso di specializzarmi in questo campo frequentando il Master universitario di II livello in Psicopatologia e Neuropsicologia Forense presso l’Università degli Studi di Padova, diretto dal prof. Giuseppe Sartori.
Terminato il Master, dopo aver svolto il tirocinio formativo ed aver sostenuto la tesi finale, ho iniziato a collaborare con altri colleghi, psicologi e avvocati. Attualmente lavoro come Consulente Tecnico di Parte ed eseguo valutazioni extra giudiziali.
Ma la Psicologia Forense, nello specifico, cos’è e di cosa si occupa?
La Psicologia Forense è una disciplina che applica la psicologia al mondo legale e forense e include l’insieme delle conoscenze della psicologia, della psicopatologia e del diritto e le metodologie speciali necessarie a condurre perizie in ambito Civile, Penale e Minorile.
In ambito civile, lo psicologo forense può occuparsi di:
– Documentazione e quantificazione del danno non patrimoniale (conseguenze neuro-cognitive ed emozionali), ovvero danno biologico di natura psichica: compromissione durevole ed obiettiva che riguarda la personalità individuale nella sua efficienza, nel suo adattamento, nel suo equilibrio, anche in assenza di alterazioni documentabili dell’organismo fisico.
– Mobbing (strategia persecutoria, vessatoria), stalking
– Valutazione della capacità di intendere e di volere
– Valutazione della capacità di prendere decisioni/di agire (esprimere valido consenso ai trattamenti, fare testamento, donare, delegare ecc)
– Provvedimenti di inabilitazione, interdizione, amministrazione di sostegno
– Capacità genitoriali (affidamenti, adozioni)
In ambito penale, invece, lo psicologo forense può essere chiamato ad occuparsi di:
– Valutazione di imputabilità e di pericolosità sociale: capacità di intendere e di volere
– Capacità di state in giudizio dell’imputato (capacità di capire ciò di cui si è accusati)
– Idoneità a fornire testimonianza del minore: il minore può testimoniare se ritenuto idoneo
– Capacità della vittima di reato (circonvenzione di incapace)
Le competenze dello psicologo forense si estendono anche alla valutazione per l’idoneità alla guida, al porto d’armi, a mansioni lavorative specifiche, alla valutazione per la transizione di genere e per la documentazione di invalidità.